sabato 26 maggio 2012

Toni Morrison - La Medaglia della Libertà all'autrice di "Home"

di Faye

Toni Morrison (Chloe Anthony Wofford Morrison), premio Pulitzer 1988 e premio Nobel per la Letteratura 1993, oltre a numerosissimi altri riconoscimenti, sarà insignita in questi giorni della “Medaglia della  Libertà” da parte del Presidente Obama.
L’onorificenza – la più alta decorazione civile negli Stati Uniti d’America -  è conferita a coloro che hanno prestato “un contributo meritorio speciale per la sicurezza o per gli interessi nazionali degli Stati Uniti, per la pace nel mondo, per la cultura o per altra significativa iniziativa pubblica o privata".
La famosa scrittrice-simbolo della letteratura afroamericana,  attivissima in campo letterario e sociale anche attraverso la propria Società (http://www.tonimorrisonsociety.org ), ha pubblicato proprio nel mese di maggio il suo ultimo libro, “Home” (Alfred A. Knopf, editore), previsto in Italia a cura di Frassinelli nel prossimo settembre.
L’opera è densissima, pur nel numero limitato di pagine (145). Come tutti i lavori dell’autrice, è contraddistinta dalla profondità del tema e dello stile, un  modus scribendi caratterizzato da un alto lirismo, nonostante esso si pieghi a descrivere drammi così profondi da condurre all’alienazione. O forse proprio per questo. 

Toni Morrison è divenuta famosa in tutto il mondo per le sue protagoniste femminili;  Pecola Breedlove, la bambina nera che desidera disperatamente gli occhi azzurri di Shirley Temple (The bluest eye - L’occhio più azzurro) e ancor di più Margaret Garner, schiava fuggiasca che uccide la figlia pur di salvarla dal suo stesso destino (Beloved – Amatissima, premio Pulitzer). Il protagonista di “Home”, invece, è un uomo, Frank Money, un reduce dalla guerra di Corea, che rientra in patria per trovare un America forse peggiore di quella che aveva lasciato.  L’ultima sfida di Frank, distrutto dalle atrocità sopportate, dalla perdita dei suoi  due migliori amici e da impulsi  selvaggi che minano la sua mente, è salvare la sorella minore Cee dagli esperimenti di eugenetica di cui è vittima.
Ancora una volta, la prosa di Toni Morrison ci trasporta in un mondo   dove passato e presente s’intersecano e influiscono profondamente l’uno sull’altro, dove amare significa rischiare e spesso perdere, dove redenzione e riscatto costituiscono sempre e comunque l’ultima chance.
Un libro da leggere perché lascia una traccia profonda;  la drammaticità del mondo afroamericano diventa paradigma della sofferenza universale, alla quale si contrappone la meravigliosa capacità di amare dell’essere umano.

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