lunedì 27 agosto 2012

Il temibile Eiger, nel centenario dell’inaugurazione della ferrovia più alta d’Europa

di Rosengarten



L’itinerario di seguito proposto è talmente suggestivo e famoso da giustificare, per una volta, una trasferta lontana dalle care Dolomiti. Il nostro obiettivo è l’Eiger (Orco), una delle più conosciute montagne delle Alpi, con la difficilissima parete Nord (Nordwand) che, dai prati della Kleine Scheidegg, si innalza imponente per ben 1.800 metri fino alla cuspide, alla rispettabile altezza di 3.970 metri.
Oltre ad ammirare la Nordwand dell’Orco, il viaggio prevede la salita alla stazione ferroviaria più alta d’Europa, posta al Jungfraujoch (mt. 3.454), detta appunto Top of Europe. L’Eiger si trova nell’Oberland Bernese, nel Cantone di Berna, al centro della Svizzera di lingua tedesca, e fa parte di un gruppo montuoso esteso, con imponenti ghiacciai e con alcune cime che superano 4.000 metri.
La montagna deve la sua fama ai numerosi tentativi di scalare la Nordwand, concentratisi fra le due guerre mondiali, spesso terminati tragicamente.

Finalmente due fortissimi alpinisti tedeschi, Anderl Heickmair e Wiggerl Vorg, cui si unirono in parete i due austriaci Heinrich Harrer e Fritz Kasparek partiti il giorno prima, dopo quattro durissimi giorni, fra mille difficoltà ed insidie, alle 15.30 del 24 luglio 1938 riuscirono nell’impresa di raggiungere indenni la vetta, emergendo dai ghiacci, dalle slavine e dalle nebbie della Nordwand. Prima di loro, a partire dal 1935, ben 64 scalatori avevano dato la loro vita nel vano tentativo di scalare l’Orco per la sua via più dura e suggestiva.

Il nostro suggerimento è di soggiornare a Grindelwald (mt. 1.038), ridente villaggio alpino ai piedi dell’Eiger, meta di un intenso turismo internazionale, a soli 20 km da Interlaken e dai laghi di Thun e Brienza. Come alternativa potete scegliere anche la Lauterbrunnertal, detta anche la Valle delle 72 cascate, parallela a quella di Grindelwald, ove trovasi bellissimi villaggi come ad esempio Lauterbrunner, Wengen, Murren e Gimmelwald.

Con riferimento Grindelwald, vediamo adesso le principali escursioni, iniziando con una visita ravvicinata alla sua famosa parte nord. Poiché rispetto a Grindelwald, l’Eiger è leggermente defilato verso sud-ovest, suggeriamo di prendere il treno dalla stazione che si trova al centro del villaggio e salire alla Kleine Scheidegg (mt. 2.061) che fronteggia proprio la Nordwand. Dalle terrazze degli alberghi si possono ammirare i dettagli della parete, grazie ai potentissimi cannocchiali che da sempre permettono di seguire gli scalatori.
Non a caso qui furono girate le principali scene del film “Assissinio sull’Eiger” (The Eiger sanction), di e con Clint Eastwood. A destra dell’Eiger noterete anche il Mönch (il Monaco, mt. 4.107) ed ancora più a destra la Jungfrau (la Vergine, mt. 4.158): la vista delle tre montagne costituisce una delle cartoline più classiche delle Alpi ed una leggenda le accomuna nella tradizione e nella fantasia popolare (Un monaco che insidiò una ragazza fu trasformato in pietra dal giudice celeste dei misfatti terreni... angosciata, la ragazza inseguita saltò oltre una scoscesa e spaventosa parete rocciosa e morì.)


Dalla vicinanze della stazione della Kleine Scheidegg parte anche un comodo sentiero, denominato Eiger Trail, che scende verso Grindelwald costeggiando la Nordwand. Alcuni pannelli vi permetteranno di conoscere i punti chiave della prima scalata del 1938, caratterizzati da nomi entrati nella leggenda (Traversata Hinterstoisser, Ragno bianco, Traversata degli Dei).
Godetevi il sentiero ed approfittate per scattare fotografie spettacolari; dopo due ore arriverete alla stazione di Alpiglen (mt 1615), da dove in treno potrete rientrare a Grindelwald.

Altre comode escursioni intorno a Grindelwald:
• Männlichen (mt 2237), sullo spartiacque con Lauterbrunnertal, non lontano dalla Kleine Scheidegg, da cui è possibile scattare le più classiche foto che ritraggono insieme Eiger, Mönch e Jungfrau.
• Grosse Scheidegg (mt 1961), un passo ad est di Grindelwald, proprio sotto alla parete nord del Wetterhorn (mt 3701)
• First (mt 2168), stazione sciistica che permette comode passeggiate, ad esempio fino al laghetto Bachalpsee (mt 2265), con vista diretta sulle montagne Schreckhorn (mt 4078) e Finsteraarhorn (mt 4274) dell’Oberland.

Descriviamo ora quella che è considerata la maggiore attrattiva turistica della zona: la salita al Jungfraujoch.
Come avrete già avuto modo di capire, una delle caratteristiche più peculiari di questi luoghi è che la comunicazione fra Interlaken e le due valli di Grindelwald e Lauterbrunner è assicurata da comodi e frequenti treni a cremagliera, costruiti già a partire dall’ottocento. Il tratto più noto e frequentato, fino a 500.000 turisti all’anno, è quello che parte dalla stazione della Kleine Scheidegg e, attraversando in galleria l’interno dell’Eiger e del Mönch, arriva ai 3.454 metri del Jungfraujoch (Top of Europe).


La costruzione della ferrovia iniziò nell’estate del 1896 e l’inaugurazione avvenne il 1° agosto 1912, riscuotendo un enorme successo dal punto di vista turistico, immutato negli anni fino ai giorni nostri. Il percorso è lungo 9,3 km, di cui 7,5 in galleria, con due stazioni intermedie dalle quali i passeggeri possono osservare il panorama attraverso delle aperture sui fianchi delle montagne Eiger e Mönch. Il treno è a trazione elettrica, naturalmente con cremagliera, anche se la quota viene guadagnata dolcemente per permettere ai passeggeri di assuefarsi alla rarefazione dell’aria.

Al termine del viaggio vi troverete al Jungfraujoch, alla rispettabile altezza di 3.454 metri, con una vista mozzafiato sul ghiacciaio dell’Aletsch, che con i suoi 120 Kmq è il più esteso di tutte le Alpi. All’interno della stazione ci sono ristoranti, negozi, musei storici che riguardano la costruzione della ferrovia, un palazzo di ghiaccio ornato di sculture ed un ascensore per la terrazza dello Sphinx, dove nel 1996 è stato costruito uno dei più moderni Osservatori astronomici del mondo. Ritornando all’esterno, non perdete l’occasione di raggiungere il rifugio Mönchsjochhütte (mt. 3.627), camminando su una pista di neve ben battuta. Avvicinandovi alla meta, sulla vostra sinistra avrete il Mönch, con la sua via normale, in cresta, molto frequentata nei giorni di bel tempo.

Dal rifugio godetevi il panorama, che adesso comprenderà anche la cresta sommitale dell’Eiger, dal versante sud. Anche se a malincuore, sarà a questo punto tempo di rientrare, per non trovare lunghe code di imbarco ai treni di ritorno a valle.

La sera, a Grindelwald, ripenserete con nostalgia ai fantastici panorami, alle epiche imprese dei primi alpinisti, ma non sarà difficile consolarvi con qualche robusto piatto di selvaggina (cervo, capriolo, camoscio), vitello o maiale con il tipico rösti (patate lessate, rigorosamente con la buccia, sminuzzate e ripassate in padella con il burro fino a formare un tortino croccante, eventualmente con pancetta od altri ingredienti a vostro piacimento) e, per finire, una dolcissima meringa alla bernese con una specie di irish coffee locale (caffè e snaps alla prugna, brulè, naturalmente con panna locale).

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